Erica arborea, una pianta dai mille usi
L’Erica arborea è una pianta tipica della macchia mediterranea ad arbusto sempreverde che può crescere fino a 6 metri e in Sardegna fiorisce tra gennaio e marzo.
La si può trovare in quasi tutte le regioni italiane, tranne che in Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia. In Sardegna si trova principalmente in Gallura in presenza di suoli acidi, graniti, scisti, basalti, ma è possibile reperirla anche su calcari, nel Supramonte di Orgosolo e di Urzulei, nel golfo di Orosei, sul Monte Marganai.
Dalla pianta di Erica arborea si possono trarre diversi benefici, i suoi fiori vengono infatti utilizzati a scopo officinale, e quasi tutte le parti della pianta possono essere utilizzate a fini terapeutici, per questo viene riconosciuta come pianta medicinale.
Inoltre con la pianta di Erica arborea viene prodotto un ottimo miele che vanta diverse proprietà benefiche per l’organismo.
Viene utilizzata anche per realizzare prodotti di artigianato, più precisamente pipe di legno. Dall’Erica arborea si ottiene anche un ottimo carbone, in grado di sviluppare molto calore.
Alcune leggende narrano che l’Erica arborea abbia anche delle proprietà magiche e portafortuna, e che questa pianta sia legata al mondo delle streghe e delle fate.
Essendo una pianta ampiamente diffusa in Sardegna, si può ben capire perché se ne faccia un largo utilizzo in tutti i diversi settori finora citati.
CURIOSITA’ SUL NOME
L’Erica arborea in Sardegna è conosciuta con diversi nomi, tra i quali: Kastanariu, Iscoba, Iddostra, Kastannarzu, Tuvara, Tuvara mascu, Scopa masciu, Iscoparzu, Sabina ‘emina.
Il nome erica deriva dal greco “ereiken”, che significa rompere, con riferimento alla fragilità dei fusti o forse al vivace scoppiettio del legno sotto l’azione della fiamma. Potrebbe essere collegato anche a una delle tante proprietà medicinali, e dall’ipotesi che con il suo utilizzo si possano sciogliere e frantumare i calcoli.
PROPRIETA’ E BENEFICI DELL’ERICA ARBOREA
All’Erica arborea vengono attribuite diverse proprietà benefiche, come proprietà diuretiche, antireumatiche, antisettiche, astringenti, antinfiammatorie e febbrifughe.
Le principali indicazioni terapeutiche riguardano il trattamento di infiammazioni delle vie urinarie, cistiti, uretriti e litiasi uratica.
Il suo utilizzo risulta utile per eliminare urea, acido urico e tossine dall’organismo, grazie sia alla sua azione diuretica che ai tannini che contiene.
Per questo motivo è utilizzata anche contro la ritenzione idrica o per pazienti affetti da obesità, che hanno una necessità maggiore di eliminare le sostanze tossiche. Inoltre, ha anche proprietà leggermente sedative, dovute alla presenza dei flavonoidi, risultando quindi utile contro l’insonnia.
Tuttavia come tutti i medicinali o piante medicinali, l’utilizzo dell’Erica è sconsigliato in alcuni casi.
Si deve infatti evitare l’uso di erica in caso di insufficienza epatica od ipersensibilità accertata verso uno o più componenti. Dosi troppo elevate possono irritare l’intestino. A scopo precauzionale è da evitare in gravidanza e durante l’allattamento.
MIELE DI ERICA ARBOREA
Dall’Erica Arborea si ricava un ottimo miele dal colore ambrato scuro con riflessi rossastri quando è liquido, e marrone arancio quando cristallizzato.
Caratterizzato da una consistenza semi liquida ma densa e un’aroma caramellato, intenso e floreale. Il gusto si può definire molto somigliante al creme caramel o alle caramelle mou.
E’ ricco di sali minerali e ha importanti proprietà antianemiche, rinvigorenti, disinfettanti delle vie urinarie, diuretiche, e anti reumatiche.
L’UTILIZZO DEL LEGNO DI ERICA ARBOREA
Il legno dell’erica si presta molto bene per lavori al tornio ed è un ottimo combustibile.
Il suo legno rossiccio è duro e pregiato ed è il materiale maggiormente utilizzato nella costruzione dei fornelli da pipa. La parte utilizzata per confezionare le pipe, è quella nodosa della base, il cosiddetto “ciocco“.
Le pipe d’erica sarda venivano considerate le migliori sul mercato e venivano esportate anche all’estero, in particolare in Francia.
La parte inferiore della ceppa veniva principalmente utilizzata per ottenere un ottimo carbone in grado di sviluppare molto calore. Il carbone da legno d’erica era infatti estremamente richiesto e ricercato nelle officine dei fabbri per la forgiatura del ferro.
Le fronde della pianta invece, erano usate per fare scope grossolane, per le aie e per gli ovili.
L’ERICA ARBOREA E LE SUE PROPRIETA’ MAGICHE
Antiche leggende narrano che questa pianta sia una delle numerose piante delle fate, e che esse dormano tra i loro petali.
Il popolo celtico ne faceva scope per pulire gli altari dei loro Dei e bruciandola, con il fumo, purificava gli ambienti. Inoltre, la usavano come legna da ardere e per costruire i tetti delle loro case.
Si dice che portare dell’erica in tasca aiuta ad eliminare le energie negative e ad appropriarsi della magia e della buona sorte delle fate.
Con questa pianta infatti, nelle notti di luna crescente, è possibile cucire e realizzare talismani portafortuna e amuleti che possano riequilibrare l’armonia perduta.
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