Su Nenniri, nella tradizione sarda, il simbolo pasquale della rinascita
Su Nenniri, conosciuto anche come Nennere o Nennire, è una delle tante antiche usanze sarde, legate ai riti propiziatori pagani, che con il tempo sono stati adattati ai parametri della religione cattolica.
Come spesso accade in Sardegna, per quasi tutte le usanze legate per esempio alla fertilità, prosperità, alla cura, ma anche alla nascita o alla morte, ad occuparsi di questo rituale sono le donne.
Come già detto, questo è un rituale di origini molto antiche, infatti è stato ricollegato anche ai riti pagani dei Giardini di Adone, durante i quali veniva eseguito il rito proprio in onore del Dio Adone, simbolo del passaggio dalla morte alla rinascita della natura.
Su Nenniri, come tradizione pasquale, è ancora molto sentita e praticata in Sardegna, e anche grazie a questo, si è riusciti a tramandare e non perdere questa usanza così particolare e suggestiva.
La preparazione inizia circa 40 giorni prima di Pasqua, le donne piantano in vasi di buona terra o contenitori di altro genere (piatti di ceramica, cestini di vimini ecc..) chicchi di grano, orzo, lino, lenticchie, o altri cereali.
All’interno dei vasi vengono adagiati i semi, solitamente sistemati su una base di cotone imbevuto d’acqua, e poi leggermente ricoperti di terra. Una volta preparato, Su Nenniri si conserva in un luogo buio e asciutto, un tempo si usava riporli sotto il letto o dentro l’armadio, e veniva innaffiato regolarmente.
Le piantine così crescono e sviluppando rigogliosi e fitti germogli, ma in assenza di luce, quindi senza clorofilla, rimanendo quindi di uno colore candido, tendente al giallo-verde o addirittura giallo-bianco.
I germogli nel corso di alcune settimane diventano degli steli fittamente allineati, a questi punto sono pronti per essere addobbati e impreziositi con nastri di seta o di raso colorati, altri fiori freschi di campo, e talvolta anche con oro e pietre preziose.
Su Nenniri, nella tradizione sarda, una volta pronto viene poi portato in Chiesa il giovedì o venerdì Santo, e deposto sull’altare ai piedi della croce, o collocato sulle balaustre.
Un’altra usanza è quella di donare Su Nenniri a parenti o amici, come augurio buona fortuna e prosperità. In questo caso Su Nenniri, deve essere utilizzato come centro tavola che per il pranzo di Pasqua, e tenuto lì finché non si sarà seccato.
Era usanza nel passato, utilizzare Su Nenniri anche una volta seccato. I germogli secchi infatti venivano bruciati per non essere profanati. Le donne sarde più sagge, erano solite usare queste ceneri per is affumentus (fumigazione) capaci di curare molti mali.
In passato veniva preparato anche in occasione delle celebrazioni di San Giovanni Battista a giugno, e dell’Assunzione il giorno di Ferragosto.
A Cabras, ma anche in altri paesi del Campidano e dell’Ogliastra, Su Nenniri viene preparato a fine maggio per la festa della Patrona Santa Maria,e esposto un mese dopo e raccolto per utilizzare negli skrapolarius i poteri magici che ha acquistato.
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