Manos de Fainas Pro Saffidu, matrimonio ittirese anni 50
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Una vera e propria immersione totale nella tradizione ittirese

Mano’s de faina’s pro s’affidu, il matrimonio ittirese anni 50

Dopo lo scambio delle promesse tra Sergio e Luana, i futuri sposi protagonisti dell’evento culturale “Mano’s de faina’s pro s’affidu”, avvenuto due settimane fa, tutto il paese si è riunito a Binza Fontana, per la tosatura delle pecore, la cui lana verrà lavata, cardata e asciugata, per essere usata a fine settembre, per confezionare il materasso nuziale e i cuscini.

E’ quello che è accaduto il 1° giugno a Ittiri in una località alla fine di una delle vie principali, via Vittorio Emanuele.

Un luogo che negli anni 50 era frequentato dalle massaie che lavavano i panni in quello che era conosciuto come il lavatoio di Binza Funtana.

Un sito oggi ripulito dall’Associazione Itifallico, promotore dell’iniziativa “Mano’s de Faina’s Pro S’affidu,  che ha voluto ricostruire uno spaccato di vita ittirese degli anni ’50, quando, in vista del matrimonio,  bisognava preparare la lana che poi si utilizzava per riempire il materasso degli sposi. 

Il rito in quegli anni conservava ancora le usanze antiche, dove il matrimonio era la festa di una comunità intera, dove  non ci sono aspetti folkloristici, ma ogni dettaglio, rispecchia esattamente la tradizione del matrimonio. Dietro a questo rito, ci sono indelebili unioni, unioni di mani ma anche di comunità, dove tutto il paese, con i pochi mezzi a disposizione, costruisce le basi della vita e del futuro degli sposi.

Di primo mattino le massaie hanno iniziato a lavare di buona lena, mentre i mariti, dopo aver tosato le pecore, hanno iniziato a scaldare i pentoloni dove poi questa lana veniva immersa e cardata.

La giornata soleggiata ha accompagnato il vociare delle massaie che tra loro si scambiavano pareri sui due sposini, mentre nei paiuoli, la lana continuava la bollitura. 

In questo luogo identitario pieno di ricordi, anche gli spettatori hanno fatto parte di un film: dopo la tosatura e la bollitura, la lana è stata lavata nelle vasche dalle massaie e stesa ad asciugare.

Dopo questo ultimo passaggio, e quindi finito il lavoro, tutta la comunità proseguiva i festeggiamenti con pecora bollita, rosolio e il meritato riposo.

Un pranzo conviviale, accompagnato da canti e balli dell’epoca state curate da Radio Club Coros- Museo della Radio Mario Faedda.

Mano’s de Faina’s Pro S’affidu, matrimonio ittirese anni 50
Mano’s de Faina’s Pro S’affidu 2024
Mano’s de Faina’s Pro S’affidu, matrimonio ittirese
Mano’s de Faina’s Pro S’affidu 2024
Mano’s de Faina’s Pro S’affidu, matrimonio ittirese
Mano’s de Faina’s Pro S’affidu 2024
Mano’s de Faina’s Pro S’affidu, matrimonio ittirese
Mano’s de Faina’s Pro S’affidu 2024

L’immersione nella tradizione è totale: tutti i partecipanti erano vestiti con gli abiti della quotidianità ittirese, e persino i panni stessi erano indumenti originali appartenenti alle famiglie di un tempo.

Persino i profumi hanno regalato antiche memorie: profumi di pulito, di natura, di vini e formaggelle, dolci tipici che le massaie continuavano a sfornare per tutto il  periodo che accompagnava i giovani al matrimonio.

Un impegno importante, condiviso e partecipato, che il direttore artistico Massimiliano Marongiu Trini ha voluto fortemente, e che ha preparato, insieme ai partner, all’associazione e alla Compagnia teatro Ittiri, oltre che a tutti i volontari, in un anno di studio e di programmazione.

Il prossimo appuntamento è per fine settembre, quando la lana, ormai pronta, verrà usata per riempire il materasso nuziale. Il prossimo appuntamento è fissato per il 28 settembre : fervono i preparativi per il giorno del matrimonio.

Le donne della famiglia infioccheranno i nastri rossi, corbule, canestri e finiranno di preparare il corredo. Si riaccenderà il forno per la preparazione dei dolci e del pane, nella casa dello sposo si procederà alla pigiatura delle uve della vendemmia e le donne in corteo porteranno a trionfo i cesti ricolmi di biancheria e tutto il necessario per la nuova casa, in via Gelsi 62.

Il corredo dopo qualche giorno in esposizione per metterlo in mostra, sarà riposto negli armadi dalle donne della famiglia. Anche questo rito si concluderà con rinfresco a base di dolci e non mancheranno balli e musiche dell’epoca. Per tutta l’estate, il centro storico di Ittiri sarà abbellito da fiori e piante negli ingressi e nei balconi nelle case, e verrà indetto il concorso a premi “Fai fiorire il tuo quartiere”.  Nella zona interessata dall’evento in via Gelsi, resteranno aperte l’antica merceria e la cantina, in modo da conservare l’attesa per il giorno del matrimonio, fissato per il 13 ottobre.

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