Sinnai
Sinnai Sardegna da scoprire sito

È un grande centro dell’hinterland cagliaritano, a 15 chilometri dal capoluogo della Sardegna, con suggestivi paesaggi naturali, tradizioni culturali, agricole e artigianali

Comune di 17mila abitanti della città metropolitana di Cagliari

Sinnai si adagia sui rilievi che delimitano il Campidano meridionale: dalla sua posizione il panorama arriva sino al golfo degli Angeli a sud e all’oasi dei Sette Fratelli a nord-est.

Sinnai è una città di 17 mila abitanti dell’area metropolitana di Cagliari, storicamente fondata sull’attività agropastorale, oggi su industria e terziario. Restano vive olivicoltura e produzioni vitivinicole e di miele.

La tradizione artigiana è incentrata su intreccio del giunco per farne cestini e lavorazione dell’oro a filigrana, da cui derivano is prendas, splendidi gioielli. Artistici sono gli abiti femminili in stoffe preziose: la maestria femminile li ha resi opere d’arte.

Il vasto e variegato territorio di Sinnai si estende sino al mare, da una porzione della splendida Torre delle Stelle al borgo turistico di Solanas, a oltre trenta chilometri dalla città, lungo la panoramica per Villasimius. 

A Solanas una lunga e ampia spiaggia di sabbia dorata e soffice si immerge in acque con tutte le gradazioni di verde e azzurro. Anche l’entroterra offre suggestivi paesaggi naturalistici.

Da inizio XX secolo la pineta di Sinnai rappresenta un ‘polmone verde’ di conifere, luogo di passeggiate e svago. Spettacolare è il parco Sette Fratelli-monte Genis, le cui vette, sa Ceraxa e Serpeddì, superano i mille metri. Nelle foreste di mont’e Paulis, Minniminni e vicino al lago di Corongiu spuntano lecci, sughere, olivastri, filliree, ginepri e lentischi. Seguendo itinerari segnalati di trekking e mountain bike, potrai imbatterti in cerbiatti e donnole e vedere il volo di aquila reale e falco pellegrino. Nel parco potrai visitare il museo del cervo sardo a Campuomu.
Il centro storico è caratterizzato da stretti vicoli, case campidanesi ed edifici di pregio, tra cui il palazzo civico (1860) e l’antica caserma dei Cavalleggeri, dove oggi è allestito il museo di Sinnai. Al suo interno, la pinacoteca con opere pittoriche, da XVI secolo a età contemporanea, e la sezione archeologica, che ‘racconta’ le vicende da Neolitico a Medioevo. Scoprirai i reperti provenienti dal nuraghe di santa Itroxia, dal tempietto nuragico di Bruncu Mogumu e testimonianze fenicio-puniche, tra cui la statuina del dio Bes.
Nel centro storico sorge la chiesa di san Salvatore, realizzata tra XII e XIII secolo, in calcare e arenaria, con copertura a capanna con un campanile semplice. All’interno del parco omonimo a cinque chilometri dal centro abitato, si trova l’antica chiesa di san Gemiliano, composta da due navate affiancate, con ingressi separati e distinte absidi, separate da archi su pilastri e coperte da volte a botte.

Il santo celebrato in due occasioni, a fine maggio con la sagra, a inizio settembre con la festa. A maggio c’è la tradizionale festa agricola di sant’Isidoro. Mentre a metà giugno c’è il festival della canzone sarda, rassegna musicale in limba.

I primi insediamenti umani nel territorio di Sestu risalgono al III millennio a.C. Di epoca successiva villaggi nuragici e necropoli punico-romane. In varie zone della città sono state rinvenute monete risalenti a età imperiale, esposte permanentemente dall’associazione Sextum, insieme ad altri oggetti che ricostruiscono quattromila anni di storia sestese, dalla Preistoria al Medioevo.
La maggiore attrazione naturalistica è su Staini saliu, piccolo bacino di acque leggermente salmastre profondo quasi 2 metri. Il fondo è un substrato di origine inorganica impermeabile per cui con l’evaporazione, si formano strati di sale. In primavera e autunno, è abitato da anatre, avocette, cavalieri d’Italia, fenicotteri rosa, garzette e trampolieri.

Come arrivare a Sinnai

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