La protesta degli agricoltori in Sardegna, con i trattori in presidio per tentare di salvare il futuro del settore
La protesta degli agricoltori, esplosa in Francia e Germania, si sta estendendo a diversi paesi europei tra cui anche l’Italia.
PROTESTA DEGLI AGRICOLTORI IN SARDEGNA
“A Bruxelles decidono quello che dobbiamo seminare, cosa è giusto e cosa è sbagliato, ci vogliono addirittura pagare per non coltivare, nel frattempo i costi di carburante, fertilizzanti e mangimi aumentano diventando sempre più insostenibili” – dichiara uno degli organizzatori.
Le proteste, partite ieri mattina alle 10 all’ingresso della dogana del porto di Cagliari, si estenderanno con molta probabilità nei prossimi giorni, anche in altre zone della regione, verso Nuoro e Sassari.
Oggi i presidi della protesta degli agricoltori in Sardegna, sono arrivati anche a Oristano dove una cinquantina di trattori si sono radunati davanti al porto industriale.
Le notizie rimbalzano di ora in ora su tutti i quotidiani locali, quello che è certo, è che la protesta degli agricoltori in Sardegna andrà avanti per almeno 3 giorni, qualcuno ha parlato di 5 giornate di mobilitazione, ma gli sviluppi delle proteste dipenderanno sicuramente dai tempi di risposta delle istituzioni e dall’evolversi della protesta nazionale.
Nonostante le politiche del Green Deal (patto verde europeo) possono apparentemente sembrare rosee a tanti, nei lavoratori del settore tutte questi imposizioni atte a raggiungere la neutralità climatica europea, suscitano dubbi, perplessità e una generale sfiducia, che considerando le dimensioni della protesta e l’estensione anche ad altri paesi europei, è doveroso ritenere che sia molto probabile che questo clima di tensione abbia delle solide motivazioni.
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