Proteste pastori sardi sulla statale 131
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Caro prezzi, situazione peggiore del 2019

Come annunciato, i pastori ieri pomeriggio hanno protestato contro il caro prezzi a bordo di trattori e mezzi agricoli, sulla statale 131 Dcn.

Partiti dal ponte tra Bitti e Sologo, hanno viaggiato uno dietro l’altro verso zona industriale di Prato Sardo a Nuoro.

Una grande partecipazione, pastori e allevatori arrivati da tutta la Sardegna, hanno rallentato il traffico (come già era previsto) sulla 131; sui trattori striscioni con messaggi rivolti all’assesore dell’agricoltura Murgia, tra i tanti spicca un messaggio ben chiaro: “Ci volete schiavi, ma avrete dei ribelli”.

Le cause scatenanti della protesta questa volta non derivano dal prezzo del latte, passato da 60 centesimi del 2019 al prezzo attuale di 1 euro, ad affliggere tutto il settore oggi è il caro prezzi, l’aumento dell’energie e delle materie prime.

 

Decise le affermazioni di Nenneddu Sanna, portavoce dei pastori già dalle proteste del 2019, che spiega: “Il costo dell’energia, del gasolio e delle sementi è raddoppiato, quello del mangime è aumentato fino al 20%. Chiediamo le dimissioni dell’intero Consiglio regionale che non interviene per impedire la chiusura delle nostre aziende. Siamo la prima industria dell’isola, lotteremo con i denti per impedirlo“.

Apparsi diversi video dei pastori intervistati da varie testate locali, pubblicati sul gruppo Facebook Pastori di Sardegna, tra cui anche un video di Sanna, che immortala alcuni attimi notturni della protesta di ieri.

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