Percorsi deleddiani a Nuoro
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Grazia Deledda e la sua vita

Passeggiare con il libro in mano ed emozionarsi con le parole di Grazia Deledda

Percorsi deleddiani

Una suggestiva passeggiata in piacevole relax a Nuoro nei luoghi dove Grazia Deledda ambientò i suoi romanzi, lungo i quartieri storici di Santu Pedru e Seuna, passando dalla chiesetta della Solitudine, ai piedi del monte Ortobene, per un omaggio alle spoglie della scrittrice.

Dalla sua casa natale, descritta in ‘Cosima’, divenuta museo deleddiano, al suggestivo quartiere di Seuna, scrigno del santuario di Nostra Signora delle Grazie, della chiesetta seicentesca della Madonna delle Grazie e del convento dei Padri Minori Osservanti, luogo descritto dall’autrice

Quartiere Santu Predu

L’itinerario parte dal quartiere di santu Predu dove si trova la casa natale della Deledda, ricostruita grazie alle descrizioni presenti nel suo romanzo ‘Cosima’, museo dal 1983. 
All’interno sono stati sistemati arredi e oggetti di vita quotidiana della scrittrice, comprese le prime edizioni di alcune opere. 
Dal cortile di casa scorgerai il panorama su monte Ortobene e quartiere. 
A pochi passi dalla casa-museo, entrerai nella piazzetta Salvatore Satta, con le sculture in granito e trachite dell’artista Pinuccio Sciola in onore del poeta. 
Nelle facciate delle abitazioni del centro storico leggerai targhe con citazioni scelte tra i romanzi deleddiani.

Quartiere di Séuna

Oggi quartiere storico, è stato il primo nucleo intorno al quale si è sviluppata Nuoro. Percorrendo il corso Garibaldi, alla fine della strada, visiterai il nuovo santuario di Nostra Signora delle Grazie (del XX secolo). Proseguendo arriverai alla chiesetta seicentesca della Madonna delle Grazie, con campanile a vela, rosone in granito rosa e portale.

In via Manzoni troverai un altro luogo di culto storico: la chiesetta della Madonna del Carmelo, ricostruita nel 1822, al cui interno sono custodite tele di alto valore.

Da via a piazza Mameli: ecco il convento dei Padri minori osservanti, del XVI secolo.

Dopo varie ristrutturazioni, nel XIX secolo diventò sede delle scuole frequentate da Grazia Deledda.

Il convento ha due ingressi, uno per i maschi, l’altro per le femmine con le finestre munite di inferriata, dalle quali però si vede il verde degli orti e si sente il fruscio dei pioppi e delle canne della valle sottostante”.

Monte Ortobene

Al principio della strada che porta alle pendici del monte Ortobene, in viale Ciusa, è troverai la chiesa della Solitudine, che dal 1959 accoglie le spoglie di Grazia Deledda.

La chiesa, in origine seicentesca, fu ricostruita verso gli anni Cinquanta del XX secolo.

Il portale, opera in bronzo dell’artista Eugenio Tavolara, raffigura la Madonna della Solitudine, circondata da immagini di valore simbolico. Lungo la strada è resterai in contemplazione del monte: “L’Ortobene – lo descrive la scrittrice – è tutto ciò che vi è di grande e di piccolo, di dolce e duro e aspro e doloroso in noi”.

Le pendici sono punteggiate da fonti, tra cui quella di Milianu.

Salendo, in località Cuccuru Nigheddu, si erge la chiesetta seicentesca di Nostra Signora, con sas cumbessias che ospitavano i pellegrini durante la novena, festa descritta nei romanzi.

Lungo la salita, incontrerai anche un ovile costruito sfruttando l’interno di sa Conca Manna, una grande roccia cava e un altro santuario seicentesco, Nostra Signora di Valverde, dove si celebra la festa a lei dedicata, raccontata in ‘Canne al vento’.

Sulla punta più alta del monte spicca la statua in bronzo del Cristo Redentore. Dalla vetta ammirerai una scenografia, che va dal Gennargentu al golfo di Orosei

Una suggestiva passeggiata in piacevole relax a Nuoro nei luoghi dove Grazia Deledda ambientò i suoi romanzi.

Percorso: 2,5 km

Tempo di percorrenza stradale: 00h29 

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Come arrivare a Nuoro Quartiere Santu Predu

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