72esima Cavalcata sarda di Sassari, festa ricca di storia e tradizione
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La Cavalcata sarda di Sassari, la festa della bellezza

La Cavalcata sarda di Sassari è un’antica manifestazione culturale e folcloristica della Sardegna, che si svolge solitamente la penultima domenica di maggio.

Quest’anno la cavalcata sarda è arrivata alla 72esima edizione, ma è stata rimandata a causa del maltempo. Al momento la data del 4 giugno sembrerebbe confermata, sperando che il tempo sia clemente e accompagni come ogni anno questa fantastica tradizione sassarese.

A piedi, a cavallo o sulle traccas, ogni anno gruppi provenienti da ogni parte della Sardegna, sfilano lungo un percorso di 2 chilometri per le vie del centro storico sassarese.

Tutti i partecipanti indossano i meravigliosi costumi sardi, ognuno quello caratteristico del proprio paese, spesso adornati da elaborati ricami e gioielli in filigrana.

La Cavalcata sarda di Sassari viene arricchita anche dalle figure di amazzoni e cavalieri, questi ultimi in sella ai loro cavalli si esibiscono in audaci pariglie e figure acrobatiche.

I canti e i balli tradizionali sardi, accompagnati dalla musica delle launeddas e delle fisarmoniche, incantano e fanno da cornice a questo fantastico “ritratto animato” della tradizione popolare sarda.

La Cavalcata sarda di Sassari, è una festa che riunisce ogni anno oltre 2000 persone, che partecipano alla manifestazione vestite con l’abito tradizionale sardo, sfilando in rappresentanza dei comuni dell’Isola.

I suoni, i colori, le musiche e le danze, i gioielli, i costumi e i cavalli, fanno di questa manifestazione una grande festa di primavera che si è meritata il titolo di “festa della bellezza”, proprio per la ricchezza e la maestosità che la caratterizzano.

Le radici storiche della Cavalcata Sarda rimandano alle cavalcate per le vie della città in onore dei regnanti. Secondo lo storico e scrittore sassarese Enrico Costa, la prima edizione della Cavalcata risale al 1711, quando il Consiglio comunale di Sassari, sul finire della dominazione spagnola, deliberò di “far cavalcata” in omaggio al re Filippo V di Spagna. Alla manifestazione partecipò tutta la nobiltà sassarese, orgogliosa di mettere in mostra i propri costumi.

La manifestazione che possiamo ammirare oggi nasce invece il 20 aprile 1899, quando venne organizzata una sfilata di costumi sardi in onore di Umberto I di Savoia e della regina Margherita, giunti in città per l’inaugurazione del monumento a Vittorio Emanuele II. Di fatto fu un tributo al Re d’Italia da parte di tutto il popolo sardo, cosa non condivisa da tutti, essendo Sassari una delle prime roccaforti anti-monarchiche d’Italia.

La festa è stata poi ripetuta svariate volte nel corso degli anni successivi in occasione delle visite dei reali a Sassari, come nel 1929, quando in città giunsero Vittorio Emanuele III e la regina Elena, e nel 1939, in occasione della visita del principe ereditario Umberto II di Savoia e della consorte Maria Josè. In quell’anno, come raccontano le cronache, la stessa Maria Josè partecipò indossando un tradizionale abito sardo.

Nel 1951, a guerra ormai conclusa, Oreste Pieroni, sindaco di Sassari, fece rinascere la manifestazione, che da allora è diventato un appuntamento annuale della città.

Nel 1982 se ne organizzarono addirittura due, una delle quali in onore di Sandro Pertini.

La Cavalcata è una delle tre principali feste della Sardegna in cui si riuniscono i gruppi folkloristici di tutta l’isola che dà vita al più grande evento laico della Sardegna.

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