Una guerra a suon di divieti e ordinanze
In Italia è in atto ormai da diversi anni una guerra contro i senzatetto, in nome della tutela del decoro e della sicurezza delle città italiane.
Dall’ultimo servizio di ANSA, fatto alla Stazione Termini di Roma dall’inviata Cecilia Ferrara, sono emersi dei fatti sconcertanti, che purtroppo non si limitano alla sola regione Lazio.
Infatti da qualche anno ormai, fioccano ordinanze contro i senzatetto, che limitano e complicano enormemente, la vita già durissima delle persone senza fissa dimora, che hanno dovuto fare dalla strada la loro casa.
A Roma, come riporta il servizio, è stato vietato alle associazioni di volontariato che da anni operano ovunque ci sia bisogno, di portare un pasto caldo alle persone che si trovano all’interno della Stazione Termini, mentre per quelli che stanno all’esterno sono stati attuati dei provvedimenti a dir poco disumani, come per esempio bagnare i marciapiedi dove sono soliti dormire i vari clochard di zona.
Un fenomeno che vede coinvolte diverse città, come Verona, che già nel 2018 con un ordinanza emanata dal Sindaco Tosi, vietava di dare da mangiare ai senzatetto.
Anche a Como, un anno prima, nel 2017, veniva emessa l’ordinanza anti accattonaggio, che vedeva attuate sostanzialmente le stesse regole di vietare il cibo ai senzatetto, ma che all’epoca, forse anche per l’indignazione dei cittadini, ha avuto dei risvolti un tantino diversi. Il Sindaco Landriscina aveva infatti dichiarato che se i cittadini glielo avessero chiesto lui si sarebbe dimesso, ma non avrebbe comunque ritirato l’ordinanza.
A Torino invece, è stata adottata una strategia ancora più crudele, ovvero con la bozza del nuovo regolamento comunale sugli animali, tra le altre cose, si vietava su tutto il territorio comunale, di utilizzare qualsiasi specie animale, sia domestica-selvatica-esotica, per la pratica dell’accattonaggio. In pratica nonostante il periodo buio a causa della pandemia, il comune voleva negare loro anche la possibilità di vivere accanto ai loro amici più fedeli, o meglio ai loro unici amici e compagni di vita.
A Napoli, solo pochi giorni fa, è stato attuato lo sgombero dei senzatetto che occupavano gli spazi perimetrali della galleria Umberto I.
Anche Cagliari purtroppo si è rese protagonista di questa triste vicenda, che con l’ordinanza emanata il 30 dicembre 2021, ha introdotto il divieto di accattonaggio e bivacco in tutto il territorio comunale.
Inoltre un altro fatto gravissimo, è accaduto in diverse regioni italiane, che non staremo qui ad elencare. Dall’entrata in vigore del green pass, molte strutture su ordine delle amministrazioni locali, hanno vietato l’ingresso a mense e centri di accoglienza come i dormitori, a tutti i clochard non vaccinati.
Insomma da nord a sud, è in corso una vera e propria lotta agli emarginati, che in nome del decoro e della sicurezza pubblica, non fa altro che discriminare e mettere ai confini più lontani possibile della società, queste persone già in gravissima difficoltà.
E usando il pretesto che alcuni di loro non vogliono essere aiutati, si preferisce per così dire, farli sparire rendendoli ancora più invisibili agli occhi di chi ogni giorno ci passa accanto distrattamente, spesso senza nemmeno accorgersi della loro presenza.
E’ chiaro quindi, (per concludere con “ironia” questa triste narrazione dei fatti) dato l’impegno e gli sforzi adoperati per la causa “decoro e sicurezza”, che il più grande problema dell’Italia in materia di decoro e sicurezza pubblici, siano i senzatetto.
Fonte video ANSA – Video integrale QUI