Un braccio di ferro pericoloso dalle ragioni misteriose
Cosa succede al confine tra Russia e Ucraina ?
Sul confine orientale dell’Ucraina sono stati schierati da Putin quasi 150mila soldati, 1.500 carri armati, aerei da guerra, batterie di missili a lungo raggio.
Dal Cremlino parlano di esercitazione, ma il dispiegamento massiccio di forze militari ha creato una crisi tra Est e Ovest simili ai tempi della guerra fredda.
Nel Dombass, regione sudorientale dell’Ucraina, zona controllata dai ribelli, dove gli ufficiali russi hanno il controllo delle forze separatiste sono stati inviati 2.000 soldati.
Militari russi sono stati inviati anche in Bielorussia, Paese alleato di Putin e confinante con l’Ue.
Le intenzioni di Putin
Anche i più esperti tra le relazioni diplomatiche non hanno ben chiaro l’obiettivo di Mosca, con la minaccia “velata” di invasione dell’Ucraina la Russia sembra voler ottenere un dietrofront della Nato nei suoi confini e una riduzione sostanziale della presenza di truppe. A oggi, sta ottenendo il risultato opposto, la presenza dell’Alleanza Atlantica è notevolmente aumentata in risposta a questo stato di allarme, infatti, Germania, Usa, Canada e U.K. hanno inviato ulteriori truppe e convogli nei paesi confinanti.
Il rischio di una guerra
Nessuno può sapere cosa Putin abbia in mente, dall’altra, i paesi occidentali condannano un eventuale invasione dell’Ucraina, la Russia è stata minacciata anche di pesanti sanzioni economiche e di mettere fine all’acquisto di gas dalla Federazione, ma non crediamo sia sufficiente.
Il rischio di un conflitto è tra i risvolti possibili, ma può essere sicuramente evitato con un’azione diplomatica
Aumento del prezzo del gas
Dietro i rincari ci sono sicuramente le paure legate al pericolo rottura delle relazioni con la Russia, principale fornitore dell’Europa, che da tempo limita allo stretto necessario le esportazioni di gas.