Sant'Ignazio da Laconi - Il frate del popolo sardo

Sant'Ignazio da Laconi, vita e miracoli di un frate amato dal popolo

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Vincenzo Peis Cadello, così si chiamava Sant’Ignazio da Laconi prima di prendere i voti. fra’ Ignazio nasce a Laconi il 17 novembre 1701, il padre Matteo Cadello Peis e la madre Anna Maria Sanna, decidono di attribuirgli 3 nomi, ossia Francesco, Ignazio e Vincenzo, con quest’ultimo nome viene riconosciuto e chiamato da tutti.

Cresce in una famiglia modesta ma ricca di fede, infatti già da piccolo è dedito alla preghiera e molto devoto alla Madonna, è un bambino molto mite e dolce, tanto da essere soprannominato “su santisceddu”.

Visse a Laconi fino al 1721, fino a quando decise di ascoltare il suo cuore e seguire la chiamata, presentandosi al Padre Provinciale dei Cappuccini di Cagliari, perché lo ammettesse al noviziato.

Il 10 novembre 1721, all’età di 20 anni, entrò nel convento dei novizi, allora presso la chiesa di San Benedetto a Cagliari, dove prese il nome di fra’ Ignazio.

Una volta terminato il noviziato, il 10 novembre del 1722, fu trasferito nel convento di Iglesias, e da qui in poi trascorse 15 anni tra i conventi di Domusnovas, Sanluri, Oristano e Quartu, ed, infine, fu richiamato al convento di Cagliari.

Nel 1741 ebbe l’incarico di questuante nella città di Cagliari, compito che svolse con passione, umiltà e amore per 40 anni, diventando col tempo, persona nota, amata e ben voluta dai cittadini cagliaritani.

Durante il suo peregrinare Ignazio da Laconi, chiedeva offerte per le necessità del convento e per i poveri, e non si risparmiava nel dispensare consigli e offrire conforto alle famiglie e alle persone che incontrava. Ignazio percorreva le vie della città ogni giorno, con la bisaccia in spalla, lo si poteva incontrare ovunque, al porto, ma anche nelle bettole. Parte di ciò che riceveva in dono della gente che lo amava e lo stimava, fra’ Ignazio lo distribuiva ai più poveri.

Intanto cresceva la sua fama e il suo nome iniziò a essere conosciuto in tutta l’isola. Fu così che le persone iniziarono a giungere a Cagliari da ogni parte della Sardegna per incontrare il frate, spesso sperando di ricevere da lui uno di quei miracoli, che si narrava avesse compiuto. Tutto questo lo portò a diventare il frate del popolo sardo.

Furono tanti i miracoli attribuiti a Ignazio da Laconi, durante la sua umile vita, tra cui quelli fatti a tanti bambini, a cui fra’ Ignazio era molto affezionato, e tanti i miracoli e le grazie che egli fece anche dopo la sua morte.

Nel 1779 divenne cieco e fu per questo esentato dagli obblighi del suo incarico. Ignazio da Laconi, morì venerdì 11 maggio del 1781.

Il 16 giugno del 1940, nella basilica di San Pietro, papa Pio XII lo dichiarò beato, e 11 anni dopo, il 21 ottobre 1951, Ignazio da Làconi venne proclamato santo dallo stesso pontefice.

Il suo corpo è stato conservato all’interno di una teca di vetro, e le sue reliquie, sono tuttora esposte nella chiesa di Sant’Ignazio da Laconi, a Cagliari.

A Cagliari, presso la chiesa dedicata a Sant’Antonio da Padova, ma oggi nota come “chiesa di Sant’Ignazio”, il frate di Laconi viene celebrato l’11 maggio con messe solenni che richiamano migliaia di fedeli.

A Laconi invece, viene celebrato solennemente il 30 agosto e, in tale occasione, la Parrocchia di Sant’Ambrogio, dal 1951 intitolata anche a Sant’Ignazio, diventa meta del pellegrinaggio di migliaia di fedeli provenienti da tutta la Sardegna.

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