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Ministero dell'Interno può usare una linea dura contro la criminalità

Da Nord a Sud i controlli a tappeto delle forze dell’ordine sono puntuali e costanti, la caccia al trasgressore delle regole anti-covid è martellante, l’obiettivo numero uno del Ministero dell’Interno sembrerebbe dare la caccia alle persone prive di green pass che trasgrediscono le regole, bene, far rispettare la legge è sempre una cosa buona e giusta. Questo dispiegamento di forze ci rende consapevoli delle nostre potenzialità.

In primis, le risorse per la lotta alla criminalità ci sono, scese in campo per combattere il non vaccinato possono essere utilizzate quotidianamente nelle zone di spaccio, che, oltre a minacciare la sicurezza dei cittadini, influisce sulla salute di chi acquista sostanze stupefacenti.

I controlli notturni nelle attività tolgono risorse che potrebbero essere utilizzate in situazioni ben più gravi e pericolose, proprio per questa ragione assistiamo a un’escalation di violenza e criminalità nelle strade italiane.

Sia chiaro, tutte le forze dell’ordine, Carabinieri e Polizia, ricevono istruzioni dall’alto, onore a loro, che quotidianamente rendono le strade e le nostre vite più sicure possibili mettendo a rischio la loro vita.

Con le giuste linee guida da parte del Viminale, le zone di spaccio non avrebbero la possibilità di agire, molto spesso indisturbate, nelle zone fisse delle città italiane. E’ altresì chiaro, che il controllo del green pass non ha lo stesso livello di difficoltà del controllo dei veri criminali, ma le nostre forze dell’ordine sono consapevoli dei pericoli e sono preparati a questo tipo di azione.

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