La Voce dell'Isola. | Sardegna |
E’ passato un anno esatto dalla triste vicenda accaduta a Gela, dove un cucciolo di pitbull di appena 4 mesi accudito da alcuni volontari della zona, è stato impiccato a un cartellone della stazione ferroviaria da 2 ragazzini all’epoca 14enni, e in tutto questo tempo nessuna giustizia per Tyron è stata fatta.
A niente sono servite le battaglie legali di LNDC Animal Liberaction, che ha denunciato e combattuto in tribunale per assicurare che fosse fatta giustizia per Tyron.
La sentenza è chiara, per la legge italiana essendo i due colpevoli minorenni, non sono processabili nonostante il gesto efferato che hanno commesso – dichiara in una nota la LNDC (Lega Nazionale per la Difesa del Cane).
“Per la legge italiana, i minorenni non sono imputabili, è vero, ma esistono altri modi per far comprendere loro la gravità di quanto hanno fatto e far sì che non commettano mai più atti criminali come questo. Stiamo parlando di riformatorio, libertà vigilata e altri strumenti volti
proprio ad agire il prima possibile su comportamenti che rischiano di peggiorare nel tempo.
Abbiamo bisogno che i magistrati ci aiutino a fare giustizia, che la politica prenda atto di ciò che avviene ogni giorno. La legge 189 del 2004 sui maltrattamenti va modificata, le pene vanno inasprite“. conlude LNDC.
Per questo è stata avviata la petizione #sonoqualcunononqualcosa con cui la LNDC chiede pene più severe per chi uccide e maltratta gli animali.
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