giustizia per tyron
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Tyron cucciolo impiccato a Gela - Gli autori dell'orribile atto crudele sono 2 minori

LNDC Animal Protection (lega nazionale per la difesa del cane) denuncia un fatto gravissimo accaduto pochi giorni fa a Gela (Caltanissetta) l’ennesimo episodio di maltrattamenti sugli animali ai danni di un cucciolo di appena 4 mesi. 

Tyron, questo era il nome del cucciolo impiccato a Gela, un giovanissimo pitbull accudito da alcuni volontari della zona, timido e diffidente, un randagio come tanti altri che cercava il suo posto nel mondo, magari nel cuore di qualcuno.

Un gesto di violenza e crudeltà inaudita, nella totale mancanza di rispetto e di compassione per un essere vivente solo, fragile, malato e indifeso.

La LNDC Animal Protection prende subito posizione in merito a questa triste vicenda. In una nota pubblicata sul loro sito afferma:

“La Lega Nazionale per la Difesa del Cane prende immediatamente posizione di fronte al grave fatto accaduto alcuni giorni fa a Gela, che ha visto 2 ragazzi, a oggi non identificati, tentare l’impiccagione del giovanissimo Pitbull di nome Tyron al cartello della stazione ferroviaria. Il cane, secondo quanto riportato da fonti locali, è deceduto due giorni dopo il fatto a causa del Parvovirus, una malattia virale particolarmente grave per i cuccioli non vaccinati”.

Anche se il cane non è morto per il tentativo di impiccagione ma per il Parvovirus la Lega Nazionale per la Difesa del Cane condanna in modo perentorio il fatto. “Questo povero animale è stato vittima di violenze fisiche e psicologiche delittuose terminando la sua vita in modo atroce”, dichiara la  presidente LNDC Animal Protection Piera Rosati

Se quei criminali non fossero stati interrotti il cane sarebbe morto in una lunga agonia attaccato per il collo a un cartello. Ormai è ampiamente dimostrato che questi soggetti sono pericolosi per la società dato che la crudeltà sugli animali è quasi sempre legata anche a comportamenti violenti verso le altre persone. Il nostro team legale è già in moto e faremo tutto ciò che è necessario per assicurarci che chi ha commesso questa atrocità paghi”.

“Non credo che a Gela nessuno sappia. Mi appello alle persone per bene che sicuramente non resteranno a guardare: Chi sa o ha visto o sa qualcosa può scrivere a pierarosati@legadelcane.org anche in forma anonima, o può chiamare il numero 335.6981807”, conclude Piera Rosati.

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