"Noble Jump 23", la "guerra" in Sardegna fino al 13 maggio
Esercitazioni militari in Sardegna, “Noble Jump 23”
Come ogni anno, Nato e Europa giocano alla guerra in Sardegna, la maxi esercitazione militare denominata Noble Jump si concluderà il con un ‘Demonstration Day‘ a metà maggio, una giornata di dimostrazione delle potenze alleate congiunte, insieme ai soldati italiani anche gli alleati di Germania, Norvegia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca e Lussemburgo.
Ma per la Sardegna non sarà finita, la primavera di allenamenti alle battaglie continuerà dall’8 maggio, quando inizierà invece la Joint Stars: saranno coinvolti oltre 4.000 militari e circa 900 tra mezzi terresti, aerei e navali.
Ma a cosa servono queste esercitazioni? E’ facile per la politica rispondere a questa domanda con le solite banalità: “Bisogna prepararsi all’attacco russo“, “La guerra è alle porte” e altre risposte simili. La verità, é che queste esercitazioni sono inutili, dannose e non saranno in grado di preparare a un eventuale guerra i soldati, perché la guerra è una cosa seria, impossibile da simulare.
C’é addirittura chi sostiene che le esercitazioni in Sardegna siano “un’opportunità di turismo e crescita“, ma questa é solo un’idiozia, un’idiozia talmente enorme che se non ci fosse da piangere verrebbe da ridere.
Un paese come l’Italia, che non é in grado di gestire a dovere la criminalità organizzata, non é in grado di eliminare le zone di spaccio che operano alla luce del sole, non é in grado di proteggere e salvaguardare le stazioni ferroviarie, si permette di giocare alla guerra in Sardegna. Sarebbe un ottimo allenamento reprimere a dovere la criminalità, organizzata e non, ma loro ti diranno: “Ma non c’é collegamento tra guerra e criminalità”, certo, obiezione scontata, perché c’é sempre una obiezione “valida”, c’é sempre una scusante.
Vogliamo parlare anche di quanto sono “green” queste esercitazioni militari?
Si spendono tante belle parole quando si tratta di passare alle auto elettriche e via via gli altri progetti di business verde, ma per le esercitazioni militari in Sardegna mettono da parte qualsiasi ideale di salvaguardia dell’ambiente.
Un’Isola come la nostra, ricca di natura selvaggia, di aree marine protette deturpata in questo modo. Le esercitazioni saranno pure distanti chilometri dalle zone turistiche, ma non é sufficiente, dovete proprio finirla con questi show inutili.
Detto questo, si precisa, rispondendo ad alcune domande: L’Esercito é importante e deve essere pronto a difenderci in caso di attacco? Certo!
I nostri militari devono esercitarsi in maniera tale da essere pronti all’azione. Per questa ragione, chi é pagato per trovare soluzioni, deve trovare un modo alternativo e più “green“, che non vada a distruggere l’immagine e l’ambiente della Sardegna e di nessun altro luogo.
Leggi anche 17 spiagge invase dalla NATO nel 2022
Unisciti al nostro nuovo canale Telegram – Entra