Termosifoni e condizionatori, le temperature decise dal governo
Il 1 maggio entra nel vivo il piano del governo per tagliare i consumi di elettricità, e quindi di gas. L’obiettivo è risparmiare 4 miliardi di metri cubi nel 2022. Come? Imponendo la temperatura, negli edifici pubblici in una prima fase e riducendo l’uso dei condizionatori. Il tutto dal primo maggio al 31 marzo 2023. Resta però aperto il nodo dei controlli nei singoli edifici e la possibilità di estendere le regole anche ai privati. La media ponderata delle temperature dell’aria degli edifici pubblici, misurate nei singoli ambienti di ciascuna unità immobiliare, non dovrà essere superiore ai 19 gradi centigradi in inverno e minore di 27 gradi in estate, con un margine comunque di tolleranza di due gradi.
La misura non viene al momento applicata a cliniche, ospedali e case di cura.
In caso di violazione delle norme sono previste multe che vanno dai 500 ai 3 mila euro.
Le abitazioni private: le regole oggi
Nelle abitazioni private non si dovrebbero superare i 20 gradi in inverno con fasce di accensione specifiche dei termosifoni in base alle sei zone in cui è divisa l’Italia. Si va dal 15 ottobre, a Milano e Bologna per esempio, fino al 1 dicembre a Palermo e Catania. Sono previste multe fino a 3 mila euro per chi non rispetta il calendario ma in realtà non si conoscono ancora le modalità di accertamento della violazione.
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