Zia Michela Battasi classe 1916 - "La solitudine mi ha fatto male quanto la malattia"
Il 30 maggio compirà 105 anni, e quest’anno avrà un motivo in più per gioire e festeggiare.
“Mi sento ancora debole, non so cosa mi abbia preso, ma sembra che questa malattia sia nell’aria. Si sono ammalati anche i miei due figli e le famiglie.
Ad aprile si è ammalata di Covid, un virus che l’ha piegata ma non sconfitta e che ha affrontato a casa senza mai andare in ospedale, accudita dalle nipoti.
“La mia vita è stata una pena, eppure ho affrontato tutto senza mai lasciarmi andare.
Questa malattia mi ha spossato, avevo tosse, febbre e non respiravo bene, poi sono venuti i medici che mi hanno dato le cure e portato l’ossigeno, e mi hanno fatto guarire”.
Gli “angeli” che hanno curato zia Michela sono i medici volontari dell’Unità mobile di mutuo soccorso, che vanno nelle case a visitare i pazienti colpiti dal Covid in provincia di Nuoro.
“La solitudine mi ha fatto male quanto la malattia – confessa – però quando si arriva alla mia età si è stanchi, prego Dio di ricordarsi di me e di venirmi a prendere, la mia vita l’ho vissuta anche troppo a lungo”.
