draghi putin
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A più di un mese dall'inizio della guerra, Draghi non ha avuto il coraggio di prendere l'iniziativa

Il premier Draghi, dopo il Consiglio europeo a Bruxelles dichiara, “parlerò con Putin”, “Noi stiamo cercando la pace, io la sto cercando, veramente, gli altri leader europei, francesi e tedeschi in particolare, la stanno cercando. Hanno avuto, e avrò anche io, colloqui con Putin”, a distanza di più di un mese dall’inizio del conflitto, il Premier sta ancora valutando l’opzione di sentire Putin.

Perché Mario Draghi non ha provato a comunicare con Putin prima dell’invasione dell’Ucraina? Questo “peso” internazionale di Draghi, è reale oppure è solo una narrazione della stampa italiana ? 

Discutere con il nemico non significa appoggiare le sue idee, se davvero siamo alla ricerca della pace, è fondamentale aprire un tavolo di discussione con chi ha portato il conflitto in Ucraina. Le sanzioni, di fatto, non hanno messo fine alla guerra, per ora hanno solo negato ai cittadini russi un “big mac“. I provvedimenti sanzionatori, senza dubbio, avranno i suoi effetti, ma quanti morti bisognerà contare prima che arrivi collasso dell’economia militare russa? 

Forse Draghi, si è reso conto di aver perso il treno della diplomazia o verosimilmente è consapevole di non poter far valere le sue posizioni, parliamoci chiaro, fino a quando l’Italia sarà dipendente dalle forniture russe che tipo di peso può avere, siamo noi, in primis, a foraggiare tutti i giorni Mosca con l’acquisto del gas, ogni giorno dall’Europa entrano 800 milioni  nelle casse del Cremlino, visto il paradosso, in altre situazioni ci sarebbe da ridere. 

Dichiarare tutti i giorni ai microfoni delle tv e dei giornali il fatto che Putin sia un invasore e un dittatore che tipo di risultato può portare? Stiamo parlando dell’ABC della diplomazia, queste esternazioni continue di insulti possono essere concesse a opinionisti da talk show, persone che non hanno peso nelle relazioni diplomatiche, non sono comprensibili se fatte da leader del calibro di Biden, Draghi o Johnson.

Si apre un nuovo mondo, auspichiamo che l’invasione russa, sia l’ultima delle guerre, e che questo movimento globale contro i bombardamenti, dimostri la sua coerenza nel caso in cui, qualche altro paese cerchi di USAre la bandiera della libertà e della democrazia per bombardare civili inermi e radere al suolo intere città.

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