Per anni è stato l'uomo più ricercato di Francia
Yvan Colonna è morto, lunedì, l’ultimo respiro all’ospedale di Marsiglia dopo 19 giorni di coma, provocato del violento attacco subito in carcere il 2 marzo scorso.
Storico militante dell’indipendentismo corso, stava scontando l’ergastolo ad Arles, in Provenza, per l’omicidio del prefetto Erignac avvenuto nel 1998.
Per un intero segmento di giovani, il “pastore di Cargèse“, che si è proclamato innocente anche davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo, ha incarnato nel romanzo della lotta nazionalista una figura di “resistenza” di fronte allo Stato. Quasi un'”icona” in un’isola dove fiorirono a lungo i graffiti “Gloria à tè Yvan“, al punto da identificarlo al solo accenno del suo nome. La lotta nazionalista ha bisogno di simboli. Yvan Colonna è uno.
Una generazione è cresciuta al ritmo della corsa del fuggitivo, dei suoi tre processi, delle centinaia di perquisizioni e delle migliaia di ore di custodia della polizia che hanno lasciato il segno sull’isola.
Piange la Corsica nazionalista, l’ultimo saluto a Yvan Colonna, per alcuni, un semplice assassino, per altri, simbolo leggendario della causa corsa.
Unisciti al nostro canale Telegram – Entra