Talent Day, serve personale qualificato
Talent Day, serve personale per bar e ristoranti
Siamo alle solite, anche per Pasqua, mancano circa tremila addetti, soprattutto figure specializzate come cuochi o pasticceri, che sappiano utilizzare in cucina macchinari o strumenti moderni.
Qualche azienda, andrà a cercare il personale fuori dall’isola, altri, come spiega Emanuele Frongia, presidente della Fipe Confcommercio, dovranno adattarsi alla situazione: “Magari non apriranno a pranzo o adatterà il menù al numero di addetti a disposizione. Ne abbiamo visto di tutti i colori, ma così si riduce l’offerta anche turistica”.
È quanto emerso questa mattina dal convegno alla Mem di Cagliari dal titolo “Lavoro e talento: analisi e prospettive” organizzato dalla Fipe Confcommercio Sud Sardegna.
Questo pomeriggio, sempre alla Mem di Cagliari, si é tenuto il Talent Day.
“Un’occasione – ha detto Frongia – per fare incontrare domanda e offerta di lavoro: capita purtroppo che i giovani si preparino anche bene in un settore quando invece il mercato chiede altro”.
Presente al convegno anche il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu: “Non vi scoraggiate – ha detto ai ragazzi delle quinte dell’istituto Alberghiero- provateci sempre, non mollate: se si perde un’occasione si prova con un’altra. “La Sardegna – ha osservato Andrea Chiriati, responsabile Lavoro dell’area relazioni sindacali di Fipe Confcommercio – è in linea con le altre regioni: è un’opportunità persa non cogliere tutte le chance lavorative, non dare posti di lavoro toglie opportunità ai servizi turistici e all’offerta. C’è un problema tra domanda e offerta, spesso le aziende non utilizzano canali giusti, l’online è ancora oggi poco utilizzato, bisogna affidarsi a professionisti anche con il supporto delle organizzazioni per intermediari”.
C’è anche una criticità che riguarda la conoscenza delle lingue straniere, solo italiano e inglese non bastano più: “Ormai – ha sottolineato Frongia – di lingue ne servono tre o quattro. E non c’è molto personale con questo bagaglio di conoscenze”.
Centri per l’impiego a cosa servono?
Viene da pensare. La funzione di quelli che un tempo erano gli uffici di collocamento, ovvero i Centri per l’impiego, è quella di offrire ai cittadini dei servizi di orientamento al lavoro e formazione, per esempio favorendo l’iscrizione di Imprese che sono alla ricerca di personale, in pratica si tratta di strutture che hanno la funzione di far incontrare la domanda e l’offerta di lavoro.
Le domande sono tante: Perché i Centri per l’impiego non riescono far incontrare aziende e lavoratori? Perché le aziende non vengono contattate? Perché invece gli “intermediari” privati riescono a far incontrare domanda e offerta di lavoro?
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