Dune sabbiose che degradano nel mare cristallino e dalle molteplici tonalità, un paesaggio tipico della Costa Verde
Un’immensa distesa di un chilometro e mezzo di colline di sabbia dorata e finissima
Sabbie d’oro di Pistis è un’immensa distesa di un chilometro e mezzo di colline di sabbia dorata e finissima, modellate da uno scultore d’eccezione, il maestrale, che gli dona forme singolari e affascinanti.
Dette anche Is Arenas ‘e s’Acqua e s’Ollastru (‘le sabbie dell’acqua e dell’olivastro’) confinano a sud con la splendida Torre dei Corsari e rappresentano la spiaggia più settentrionale della Costa Verde, nel territorio di Arbus.
Macchie di ginepri contorti – uno trasformato dal poeta Tziu Efisiu Sanna in dimora (la Casa del Poeta) – lentischi, olivastri e altri arbusti mediterranei coprono il ‘piccolo Sahara’, colorato in primavera anche da violacciocca, giglio marittimo e papavero della sabbia. Attraverso le dune, alte sino a trenta metri, potrai scorgere, all’arrivo, le acque cristalline che coi riflessi solari si colorano di verde smeraldo.
La spiaggia è accessibile a diversamente abili, ha parcheggio, punti di ristoro, servizi e noleggio attrezzatura balneare.
Anche gli amanti delle rocce saranno accontentati: alle estremità della lingua di sabbia si stagliano scogli basaltici. Nel lato settentrionale si trova s’Enna e s’Arca, un luogo impervio, caratterizzato da basalti e arenarie lavorati da vento e forza del mare, che cela una serie di insenature nascoste, meta di appassionati di pesca.
L’arenaria è stata anche motivo di antiche attività, testimoniate da una cava punico-romana che vedrai dall’ingresso del villaggio di Pistis. Proseguendo verso la spiaggia le rocce si fondono con la sabbia creando piscine naturali, perfette per i bambini.
Tutto il mare della Costa Verde è spettacolare e selvaggio. Le dune e l’ambiente sahariano sono caratteristiche non solo di Pistis e Torre dei Corsari, ma anche di Funtanazza, Portu Maga di Marina di Arbus e delle due ‘perle’ incontrastate della costa, il ‘deserto’ di Piscinas e la spiaggia ‘parlante’ di Scivu (per il suono emesso dal calpestìo della sabbia).