I debiti nei confronti di creditori appartenenti a questa lista saranno pagati in rubli
La lista nera di Putin è arrivata, tra i paesi “cattivi” inseriti da Mosca c’è anche l’Italia, oltre a tutti i Paesi dell’Unione europea, gli Usa, la Gran Bretagna (incluse Jersey, Anguilla, Gibilterra e le Isola Vergini Britanniche),il Giappone, la Corea del Sud, l’Australia, la Nuova Zelanda, la Svizzera l’Ucraina, Andorra, Monaco, Islanda, il Liechtenstein e San Marino.
In base al decreto del Governo russo, lo Stato, le imprese e i cittadini russi che abbiano debiti nei confronti di creditori stranieri appartenenti a questa lista potranno pagarli in rubli. Nei giorni scorsi il ministero dell’Economia ha varato provvedimenti di congelamento di beni nei confronti di magnati russi, che sono stati eseguiti (anche in Sardegna) e continueranno anche nei prossimi giorni”, aveva commentato Mario Draghi, nel corso delle dichiarazioni congiunte con la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, a Bruxelles, poco prima che la Tass desse conto dei provvedimenti del Cremlino, “Vorrei davvero vedere misure analoghe prese da tutti i nostri Paesi”.
Secondo quanto riferito dal governo, i beni, già messi sotto sequestro, hanno un valore complessivo di circa 140 milioni di euro, mentre gli altri paesi procedono con molta più calma.