Carlo Emanuele III, re di Sardegna e l'oscuro segreto del ritratto del 1768

Carlo Emanuele III e il mistero del ritratto di famiglia

Autocarrozzeria Cirina Selargius

Carlo Emanuele III viene raffigurato in tanti dipinti, e questo potrebbe sembrare un semplice ritratto, uno dei tanti, ma in realtà nasconde un oscuro segreto.

Questo piccolo quadro olio su tela che misura 70×90 cm, è stato dipinto a mano nel 1768 dal pittore italiano Giuseppe Duprà assunto nel 1750 da Carlo Emanuele III in persona, e divenuto poi molto noto e ricercato tra le più importanti famiglie reali dell’epoca.

Oggi il ritratto, si trova appeso nella stanza del direttore dell’Archivio di Stato di Torino, e nonostante possa sembrare un banalissimo dipinto, si è rivelato essere un importante documento storico, che cela tra le sue sfumature di colore, un segreto che lo rende unico o quasi.

Il ritratto, secondo l’iscrizione posta sul retro della tela, rappresenta Carlo Emanuele III, re di Sardegna dal 1730 al 1773, insieme alla sua famiglia. Niente di particolare, verrebbe da pensare, infondo si potrebbe paragonare ad una più moderna foto di famiglia, eppure questa immagine nasconde un oscuro segreto.

Duprà realizzò il dipinto nel 1768, quando il re di Sardegna aveva 67 anni ed è ormai molto ammalato. Nelle corti europee infatti si vociferava, che il sovrano fosse prossimo alla morte, che però giunse cinque anni dopo, nel 1773.

Questo dipinto quindi, potrebbe essere uno degli ultimi, e sembra essere stato realizzato per preservare la memoria di qualcosa che sta per finire.

Tutta la famiglia reale al completo, viene rappresentata in questa immagine, ma il dettaglio agghiacciante che rende così misterioso questo dipinto è che oltre a Carlo Emanuele III vi sono raffigurate – insieme – tutte e tre le mogli con accanto i figli che avevano avuto dal re, anche quelli morti prematuramente durante gli anni precedenti, tutti tranne uno il figlio nato morto nel 1725, frutto del suo secondo matrimonio.

Si dice esistano diverse copie dello stesso dipinto. Una in particolare di dimensioni molto più grandi, in cui i personaggi vengono rappresentati in pose e posizioni differenti.

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